venerdì 30 gennaio 2009

Contro gli Elfi che... - 1 parte -


Capisco che il primo post possa avervi spiazzato.

D'altra parte, miei lettori, voi venite da un mondo (il fantasy-web) in cui della realtà si parla poco. Se ne ha paura, si prova noia e ribrezzo nei suoi confronti.
Probabilmente voi preferite interessarvi delle Guerre dell'Anello che della crisi economica mondiale o dei conflitti israelo-palestinesi.
Quindi, amici miei, dimenticatevi il mio racconto esopico così straniante e ricominciamo da qualcosa di più semplice e concreto: gli Elfi.

Essi sono le creature fantastiche che tra i lettori causano le reazioni più contrastanti.
Fondamentalmente o li si ama fino a volere essere in tutto e per tutto come loro o li si odia in quanto tali.
I motivi d'amore a prima vista o di odio viscerale sono gli stessi:

- Gli Elfi sono bellissimi;
- Gli E. sono immortali;
- Sono eternamente giovani;
- Sono sapienti più che ogni altra creatura;
- Vivono a contatto con la natura e parlano con gli uccelletti e i lupi come San Francesco;
- Pur vivendo nei boschi e saltellando tra le fresche frasche hanno sempre abiti puliti e una pettinatura fresca di parrucchiere;
- Usano la magia con maestria eccelsa;
- Usano le armi con abilità infallibile;
- Parlano una lingua tutta loro, antichissima, melodiosissima e scritta con rune elegantissime;

Ovviamente ci sono variazioni. La descrizione qui sopra può essere applicata ai cosiddetti Luminosi. I biondini dalle orecchie da porcello che noi tutti amiamo, insomma. Con gli Oscuri le cose cambiano, ma di poco. Basta sostituire "ragni e pipistrelli" agli uccelletti, togliere San Francesco, mettere "nelle profondità della terra" invece che "nei boschi" e "tra rocce e ragnatele" al posto delle fresche frasche.

Comunque, visti così, gli elfi sono SEMPRE perfetti. Quindi adorabili o odiosi, secondo i punti di vista.
Ci sono lettori che non possono leggere un fantasy senza elfi, altri che gettano il romanzo nel cestino della raccolta differenziata al primo di loro che incontrano.
Esiste l'opinione che senza di loro un opera fantasy non sia tale, ma anche quella che nessuna opera dove essi appaiano possa essere veramente originale.

Ma quest'ammirazione e questo odio sono giustificati? In verità, dietro tutta questa perfezione, chi si nasconde?
Mi si dice che gli elfi così come li conosciamo sono figure della mitologia nordica. Balle. Gli elfi perfettini delle novelle fantasy e quelli dei miti norreni sono due cose totalmente diverse.
Nelle saghe antiche degli elfi si dice ben poco e spesso l'amante di tali creature che affronta i miti germanici resta delusissimo, venendo a sapere che per gli antenati dei turisti norvegesi che fanno il bagno a ottobre nel lago d'Iseo gli Elfi erano le anime de li mort... gli spiriti dei trapassati.

Le leggende svedesi, islandesi, danesi sono piuttosto reticenti riguardo a loro.
Li si definisce in maniera contraddittoria... per un autore vivono in cielo, accanto agli Dei, un altro li dice residenti nel sud della Svezia (con tanto di storia del piccolo lor regno, il cui ultimo re si sarebbe chiamato Gandalf), per gli uni sono benigni, per gli altri maligni...
Sono soprattutto i fans degli Oscuri a rimaner male, quando capiscono che i loro bellissimi e perfidi eroi sarebbero parenti dei nanetti di Biancaneve.

Il fatto è che gli Elfi che il moderno lettore di fantasy adora visceralmente ( o visceralmente detesta) sono delle creature bastar... ibride, meticce.

Gli Eldalie tolkieniani, con tutte le loro pretese di primogenitura riguardo a tutte le creature antropomorfe, l'esaltazione del loro sangue puro, la puzza sotto il naso da qui all'eternità sono gli esseri dal sangue più misto che esistano nella letteratura mondiale. Oltre ai loro antenati germanici, alla definizione della loro perfettissima figura hanno concorso:

- Le ninfe della mitologia classica;
- Gli spiriti dei boschi della tradizione finnica;
- Le fate della letteratura fiabesca moderna;
- le fairies della tradizione letteraria anglosassone, dal medioevo al vittorianesimo;
- I Figli della Dea Danu;
- Gli spiriti elementali della tradizione slava...
e chi più ne ha più ne metta.

Visto che tra l'altro il nostro amato oxoniano Prufesur pare avesse studiato anche le leggende trentine non mi meraviglierei che Galadriel fosse imparentata con qualche salvana della Val di Fassa.

Dopo quanto scritto qui sopra mi si conceda di affermare che, visto che non esiste in nessuna tradizione letteraria una vera e propria figura dell'Elfo standard, e che delle creature così complesse non possono essere oggetto di cliche indico in questa sede una.

CAMPAGNA CONTRO I CLICHE' RIGUARDO AGLI ELFI-

Quali saranno le modalità? Mi farò sentire molto presto.

Devo continuare?

Tutto parte da questo post su un forum che non cito:

Narrano le leggende di una terra meravigliosa, dal clima mite, ove fiorivano i cacti.

La gente sua la chiamava quindi "Stò paese del cactus". Sul bel paese del cactus regnava un nano che sempre sorrideva e celiava ed era capace di mutare gli uomini in oro.

Aveva intorno a se il signore del cactus una corte di esseri prodigiosi, trai quali un halfling che non riusciva ad arrivare ai ripiani dei tavoli ove sedevano gli scrivani nemmeno salendo sopra uno sgabello, e quindi con tutta la genia degli scrivani, dei funzionari e financo dei bibliotecari l'aveva a morte...


Devo continuare?