lunedì 2 febbraio 2009

Contro gli Elfi che ... - 2 parte -

Vane móna! questo probabilmente urlavano i giovani noldor ubriachi nei boschi di Arda quando incrociavano una bella fanciulla. La prima parola si traduce "bella". La seconda... beh, la si può anche non tradurre.

Scommetto che voi anime belle vi siete scandalizzati oltremodo. Come potrebbero degli evanescenti elfi tolkieniani usare un linguaggio degno di un branco di giovinastri di Mestre a caccia di ragazze?
Ammetto che la mia è una battuta, ma la parola móna in quenya esiste e significa "grembo femminile", e quindi... quella roba là.

Scherzi a parte quello sul loro carattere quasi asessuato sarebbe proprio uno dei cliché sugli elfi da demolire. Ce ne sono però molti altri, quindi procediamo con ordine.
Un'avvertenza. Tali luoghi comuni sarebbero da evitare negli elfi che compaiono in letteratura. I giochi di ruolo sono ben altra cosa.


Gli elfi sono tutti perfetti fisicamente, alti, biondi, belli e ariani.
Concetto oltremodo aberrante. E' assurdo pensare che a una creatura millenaria come si suppone sia un elfo non succeda mai nulla durante tutti i suoi secoli di vita che lasci un segno sopra il suo bel corpicino. Una cicatrice, un arto stortignaccolo, un dente saltato via, un'unghia incarnita... sicuramente tutti gli elfi hanno un difetto del genere. Non giungo a toccare il discorso sulla dentatura e sulle tare ereditarie che tale gente, organizzata in comunità chiuse, e probabilmente avvezza al matrimonio tra consanguinei, dovrebbe avere, già affrontato da una blogger artropode più popolare e acuta di me...
Per quanto riguarda la corrispondenza delle caratteristiche fisiche dei membri di tale popolo a quelle auspicate dalle riviste di propaganda sulla razza della Germania fine anni Trenta... no comment.

Gli Oscuri sono piccoletti e neri perché questa è una punizione per la loro malvagità.
Che ingiustiizia. Solo perchè siamo piccoli e neri! Pigolano i Drow ogni qual volta i buoni di turno invadono l'Underdark.
Non è così?
Le caratteristiche attribuite ai dark elves comunque mi sembrano un altro effetto della propaganda Hilteriana in Alfheim. Se si ragionasse così anche nella vita reale bisognerebbe pensare che i pigmei sono gli uomini più malvagi della terra.

Gli Elfi mangiano poco, ovvero quasi non mangiano, e perciò sono tutti magrolini e svelti.
Questo discorso è quasi altrettanto criminale, direi addirittura pro-ana (ana come anoressia, senza la elle finale, di sesso parliamo dopo). Che gli elfi debbano mangiare per assumere i nutrienti che permettano loro di conservarsi la pelle morbida e rosea, i denti sani e i capelli lustri è naturale.
Che gusto c'è poi a vivere mill'anni se non ci si può strafogare ogni tanto?
Lo stesso Tolkien, padre degli elfi pseudoangelici e morigerati, li rappresenta impegnati in feste e banchetti.
Per non parlare poi del Lokasenna, nel quale i Luminosi mangiano a quattro palmenti e si ubriacano con la birra di Aegir insieme agli dei su ad Asgard, assistendo allo show di Loki.

Gli Elfi praticano solo l'amore platonico.
Che gusto c'è poi a vivere mill'anni se non si può neppure far l'amore?

Gli Elfi asessuati sono una delle cose filologicamente più ridicole, visto che tali creature sono tradizionalmente legate all'universo ctonio e al culto della Madre Terra e della sua Fecondità.
Nella mitologia nordica il signore assoluto degli Efli è Freyr, dio della fertilità, divinità fallica in alcuni casi, e marito della più grande Etera sacra di Vanaheim, la divina sua sorella Freya, Venus germanica.
Le ballate svedesi ci presentano bionde fanciulle dei boschi che adescano bei giovani, quelle scozzesi parlano di giovani elfici che insidiano le donne per bene. Non è quindi escluso che il popolo degli immortali dei boschi fosse simile a quello delle ninfe e dei satiri nostrani...

Conferma di tutto questo ce lo danno le sensuali e folli fairies shakespeariane. Titania non è certo un modello di castità.



Nello stessoTolkien gli Elfi non disdegnano l'amore fisico. La loro concezione dell'amore è più che altro un'idealizzazione dei dettami della chiesa cattolica riguardo ai rapporti tra coniugi. Si copula a scopo procreativo ma si copula. In Tolkien, esistono la libidine, lo stupro, la seduzione, anche se hanno ovviamente connotati del tutto negativi.
Esiste il desiderio, che è "sia appagato sia riservato, potente ma decoroso, un accenno di ciò che sarebbe potuto essere, dal punto di vista di Tolkien, se il mondo fosse stato più puro di come è oggi"(vedi qui) . Amore puro, non amore "sterilizzato".



I clichè che oberano la figura dell'Elfo sono molti, e quest'elenco non vuole essere esaustivo (qualunque contributo per renderlo più completo è benvenuto). Sono così tanti che è quasi impossibile emancipare del tutto del loro vittime, una buona parte dei lettori non approva figure elfiche troppo originali.
Una nuova concezione di tali personaggi casomai più fedele ai miti nordici che alla reinvenzione tolkieniana delle stirpi elfiche, è pur sempre auspicabile per un rinnovamento della letteratura fantastica.
Ogni contaminazione, dall'inserimento di pratiche sciamaniche nella cultura elfica, alla trasposizione del popolo degli immortali custodi della natura in ambito urban fantasy e new weird sarebbe bene accetta.

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