martedì 3 febbraio 2009

Postilla sull'amore platonico tra gli elfi.

Con Tolkien la questione è proprio difficile. Nello scorso intervento ho spiegato come intendesse l'amore tra gli elfi come qualcosa di puro, non "sterilizzato".

Il fatto è però che nemmeno il profesùr riesce a rappresentare l'amore ideale
La sensualità nelle sue opere è quasi sempre lussuria. La sua è una concezione dell'eros degna di un catechismo per cresimandi. Proprio Tolkien non riesce a rappresentarlo il suo "vero amore", soprattutto quello felice, e chi si concede alla passione, sebbene "pura", fa una brutta fine. Quindi nell'opera del padre del fantasy il sesso è cosa sottointesa, taciuta, se non negata, il buon vecchio "si fa ma non si dice" delle nostre nonne.
Purtroppo il lettore proprio non riesce a immaginarlo un amore così, e preferisce intendere gli Eldar come attivisti dell'amore platonico, piuttosto che in veste di pruriginosi cattolici d'educazione vittoriana.

Comunque la si metta, però, nemmeno Tolkien dice che gli Elfi praticano preferibilmente l'amore platonico. Quindi, attenti a voi, lettori e scrittori troppo casti!

1 commento:

  1. Mah, io penso a Arwen e Aragorn... che altro potrebbe volere da un umano una bella fanciulla elfica se non un potente "mezzo" di procreazione di una stirpe di mezz'elfi quasi immortali?

    Amore funzionalistico? Potrebbe darsi, secondo me!
    Avranno un figlio, no? Considerando la decadenza dei numenoreani, ma soprattutto quella degli elfi nel periodo storico analizzato, potrebbero aver avuto bisogno di più di un incontro per procreare... e in genere si tenta almeno una volta al dì per un mesetto buono... o no?

    Domanda: come si comportavano le "elfe" con il loro ciclo mensile?

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